Il DL 176/2022 e la Manovra 2023 hanno apportato modifiche al superbonus del 2023, creando confusione tra contribuenti e imprese riguardo alla possibilità di usufruire dell’agevolazione del 110%. La molteplicità di modifiche apportate negli ultimi anni alla disciplina del superbonus rende difficile per i contribuenti e le imprese comprendere i propri diritti e le opportunità. Inoltre, l’attuale stato del mercato della cessione dei crediti edilizi contribuisce ad aumentare l’incertezza e la complessità della situazione.
Il decreto Aiuti-quater ha ridotto la misura del superbonus dal 110% al 90%.
Nel 2023 sarà ancora possibile usufruire delle agevolazioni fiscali per l’efficientamento energetico, la messa in sicurezza e la ristrutturazione degli immobili, nonché per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici efficienti. Tuttavia, la Legge di Bilancio 2023 e la legge di conversione del Decreto “Aiuti-quater” hanno apportato alcune modifiche alle condizioni per accedere a questi bonus, quindi è importante verificare le nuove disposizioni per capire come fruirne.
Il Superbonus, che originariamente prevedeva una detrazione del 110%, subirà alcune riduzioni nel 2023. In particolare, per gli edifici condominiali, per gli edifici unifamiliari e per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti la detrazione sarà del 90%. Tuttavia, per gli edifici condominiali che hanno deliberato i lavori entro determinate scadenze e per gli edifici unifamiliari che hanno raggiunto l’obiettivo del 30% degli interventi entro il 30 settembre 2022, sarà possibile continuare a usufruire della detrazione al 110%.
Inoltre, il numero di passaggi per la cessione del credito è stato aumentato da 4 a 5.
Se la prima comunicazione di sconto in fattura o cessione del credito è stata inviata all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022, i crediti non utilizzati potranno essere fruiti in 10 rate annuali di pari importo invece che in 4.
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