L’APE è stato istituito nel 2006, ma solo con il decreto 63/2013 è stato ufficialmente denominato Attestato di Prestazione Energetica. Nel 2015, è stato poi introdotto un formato standard per la certificazione energetica in tutto il Paese grazie al D.M. 26 giugno 2015. Questo decreto ha uniformato le metodologie di calcolo, semplificato le procedure per gli edifici di piccole dimensioni e stabilito il formato di riferimento per l’APE.
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è un documento essenziale per avviare le procedure di vendita o affitto degli immobili. Questo certificato fornisce informazioni riguardo al rendimento energetico della struttura, classificandola in base alla quantità di energia consumata dall’unità abitativa. La classificazione avviene mediante una scala che va dalla meno efficiente, rappresentata dalla classe G, fino alla più performante, corrispondente alla classe A4.
In quali situazioni è obbligatorio ottenere il certificato APE? Ci sono diversi casi in cui la certificazione energetica è necessaria, ad esempio:
- Procedura di acquisto o affitto di un immobile.
- Stipula di contratti di locazione.
- Trasferimento di un immobile a titolo gratuito.
- Pubblicazione di annunci per la vendita di un immobile.
- Vendita di edifici di nuova costruzione.
- Lavori di ristrutturazione che coinvolgono più di un quarto della superficie dell’immobile.
- Accesso a interventi di riqualificazione energetica con agevolazioni fiscali.
Il costo del certificato APE varia a seconda dei parametri considerati, come ad esempio il tipo di immobile: gli appartamenti, soprattutto quelli di dimensioni ridotte, richiederanno meno interventi e studi rispetto a una villa, pertanto il costo della certificazione sarà inferiore.
L’ACE, ovvero l’Attestazione Certificazione Energetica, è un documento che attesta la prestazione energetica e alcuni parametri energetici caratteristici di un edificio. Esso fornisce informazioni sulle caratteristiche energetiche e sui consumi dell’immobile. Questo documento non è obbligatorio e solitamente viene richiesto quando si intendono perseguire obiettivi mirati al miglioramento della classe energetica di un edificio.
D’altra parte, l’APE, Attestato di Prestazione Energetica, è un documento redatto e rilasciato da esperti qualificati e indipendenti. Esso attesta le prestazioni energetiche di un edificio utilizzando specifici descrittori e offre raccomandazioni per migliorarne l’efficienza energetica. L’APE contiene tutte le caratteristiche energetiche, i consumi annuali e il livello di efficienza dell’immobile in questione.
Entrambe le certificazioni forniscono informazioni sugli interventi più utili per il risparmio energetico, ma l’APE è molto più dettagliato e completo rispetto alla certificazione energetica. Oltre al calcolo della climatizzazione estiva e invernale e dei tempi di produzione dell’acqua calda sanitaria da parte della caldaia, l’APE considera anche aspetti come la ventilazione, l’illuminazione e la presenza di altri elementi che consumano energia, come ascensori e scale mobili.
Esaminiamo ora chi è responsabile del rilascio del certificato APE e come si richiede. Per ottenere il certificato energetico, è necessario rivolgersi a un professionista competente, noto come certificatore energetico. Questi tecnici specializzati sono accreditati dalle Regioni e possono essere geometri, ingegneri o architetti che hanno superato un apposito esame di abilitazione.
Dopo aver richiesto l’Attestato di Prestazione Energetica, il certificatore energetico esegue un sopralluogo dell’appartamento o dell’immobile in questione. Durante questa visita, il professionista valuta le caratteristiche strutturali dell’edificio, prendendo in considerazione specifici parametri tra cui:
- La qualità degli infissi.
- L’efficienza energetica legata ai consumi e agli impianti di riscaldamento, inclusi il tipo di caldaia utilizzata e altre componenti rilevanti.
- La presenza o l’assenza di impianti di autoproduzione di energia tramite l’utilizzo di fonti rinnovabili.
- La salubrità degli ambienti interni.
Basandosi su queste valutazioni, il certificatore energetico stilerà il certificato APE che fornirà informazioni dettagliate sulle prestazioni energetiche dell’immobile e raccomandazioni per migliorarne l’efficienza.
Prima di procedere con l’emissione dell’Attestato di Prestazione Energetica, il certificatore deve ottenere i dati del proprietario e le caratteristiche tecniche dell’appartamento attraverso documenti specifici: il libretto d’impianto, la planimetria e l’intera documentazione catastale. Questi documenti sono fondamentali poiché consentono una valutazione più precisa e contengono informazioni cruciali per una migliore elaborazione da parte del software utilizzato per la certificazione energetica.
Una volta in possesso di questi documenti e dopo aver effettuato il sopralluogo, il tecnico specializzato procede utilizzando uno dei software certificati dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI). Attraverso questi sistemi, viene redatta la certificazione energetica contenente importanti informazioni, tra cui:
- L’indice di prestazione energetica globale, sia in termini di energia primaria totale che in termini di energia non rinnovabile.
- La classe energetica dell’edificio.
- La qualità energetica dell’immobile, ad esempio, gli indici di prestazione termica utili per la climatizzazione invernale.
- Le emissioni di anidride carbonica.
- Un elenco dei servizi energetici con le relative efficienze.
- Eventuali interventi di miglioramento energetico consigliati per l’immobile.
Tutte queste informazioni sono fondamentali per valutare e migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e contribuire a una maggiore sostenibilità ambientale.
La durata di validità del certificato APE è di dieci anni, e i tempi di rilascio dell’Attestato di Prestazione Energetica possono variare da pochi giorni a poche settimane.
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